IL DIARIO DI UNA STRONZA

  1. E' un compito per la scuola

    AvatarBy CrazyLove il 25 Jan. 2013
     
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    Questo è un compito per la scuola ed io non so se va bene se vi va di leggerlo e di dirmi la vostra opinione ne sarei felice!

    Ricordare
    Ricordare?Ricordare per un uomo, vuol dire pensare una cosa per massimo un mese, una settimana una cosa che invece andrebbe ricordata per il resto della nostra vita.Ciò che s dovrebbe ricordare davvero tanto e per cui tutti dovremmo stare male, dovremmo finire al'inferno per questo, ma purtroppo nessuno se ne ricorda. Per colpa dell'uomo altri come noi sono stati uccisi solo perché non erano cristiani ma erano ebrei fu una distruzione pianificata, della popolazione ebraica avvenuta tra la fine degli anni trenta e la fine del 1945. Alla domanda “quante furono le vittime ebree?” è molto difficile rispondere; all'epoca non vennero tenuti conteggi precisi, o forse vennero fatti sparire, ma secondo recenti ricerche le perdite ebraiche furono tra i 5,5 e i 6 milioni. Non bisogna dimenticare però che non furono solo gli ebrei perseguitati; tra i gruppi ricercati vi erano zingari, serbi, testimoni di Geova, omosessuali, tedeschi contrari al nazismo, partigiani e resistenti, delinquenti, slavi, malati di mente, disabili, mendicanti. I luoghi in cui si compirono questi omicidi furono i campi di sterminio, luoghi in cui deportati vennero bruciati o sepolti in fosse comuni. Parlando di nazismo, Shoah, campi di sterminio bisogna citare il razzismo. Il razzismo è il termine con cui si indicano le teorie e i comportamenti fondati sulla convinzione che le manifestazioni culturali e le vicende storiche degli uomini dipendano dalla razza a cui appartengano e che esista una razza cui spetta il dominio sull'intera umanità.In conclusione, la Shoah e l'intero razzismo sono due fenomeni brutali, ma che non bisogna dimenticare; per questo è stato istituito il giorno della memoria, che in Italia viene celebrato il 27 gennaio, data in cui, nel 1945, fu liberato il campo di sterminio di Auschwits. Questa è stata la parte della storia che vorrei cancellare, non riesco a credere che il cuore, la mente, il corpo di uomo possa arrivare a sterminare un' intera stirpe solo perché è diverso da noi, Hitler è stato l'uomo più brutale della terra, eliminare 6 milioni di persone solo perché sono diversi, mi sembre una cosa orribile, ignobile. Forse non dovrebbe essere un solo il giorno in cui ricordiamo questi stermini ma dovrebbero essere tutti, tutti e 360 giorni della anno, perchè comunque erano nostri amici, fratelli, chi era loro amico a dovuto rompere tutti i rapporti solo perché lo aveva detto Hitler.Mi viene la pelle d'oca ogni volta che ci penso..Come può un uomo infliggere così tanto dolore ad un altro uomo, senza provare un minimo di risentimento,pena. Già al sentire il termine "Shoah" mi vengono i brividi. Non capisco come l'uomo,abbia potuto uccidere altri uomini,e considerarli diversi quando ogni persona sulla Terra da il proprio contributo e ha le proprie qualità. Non capisco quale mentalità lo abbia portato a fare questo,non capisco come il suo cuore possa essere così crudele,mamme separate dai figli ,cadaveri e ragazze che dovevano levarli oggetti nelle tasche, morire con camere a gas o uno sparo alla testa addiritura ragazzine ebree di 15 anni o più piccole violentate da soldati tedeschi,mamme che per quando vedevano per l' ultima volta i figli gli davano del cibo e i bimbi lo nascondevano se no glielo levavano! Nelle testimonianze che ho sentito i superstiti raccontavano che appena entrati nel campo di concentramento di Auschwitz li facevano denudare, li rasavano completamente e gli proibivano di tenere tutto quello che possedevano, anche il nome che veniva sostituito con un numero. In questo modo gli toglievano anche l’identità.I superstiti narrano anche che venivano separati dai loro genitori che i nazisti mandavano a lavorare assieme ad altre persone. Secondo me quello che veniva fatto alle persone era veramente terribile e atroce, perché i nazisti non avevano pietà e le torturavano. Per me questa giornata rappresenta un momento di tristezza e di angoscia per tutte le vittime del nazismo che sono morte nelle camere a gas o che sono state fucilate o in altri modi. Potrei leggere tutti i libri sulla Shoah, vedere tutti i film riguardanti essa, ascoltare molte testimonianze della sua esistenza, ma mai potrei davvero comprendere cosa i deportati devono aver provato, rinchiusi e mandati a morire nei campi di concentramento!” E’ vero! È impossibile, se non provandolo sulla propria pelle. A volte ci provo: provo ad immaginarmi le sensazioni che devono aver provato, quel brivido che lentamente ti scende lungo la schiena nel vederti davanti alla morte, ma non ci riesco, ovvio, è impossibile!Quando vedo le immagine di quei terribili campi di sterminio, degli ebrei costretti a lasciare tutto perché “diversi”, mi chiedo “Perché? Perché diversi, da cosa, da chi diversi?” non sono pur sempre esseri umani che vivono, respirano, provano emozioni come noi? E allora che motivo, anzi che diritto avevano di giudicarli diversi? È quello che tutti si chiedono, il perché ciò sia avvenuto, ma nessuno sembrerebbe saper rispondere, eppure è successo, e continua a succedere! Veniva tolto tutto ai deportati, i loro ben materiali, i loro ricordi, foto, amici e familiari, la loro dignità e la loro identità.. Di loro non rimaneva neanche il nome, sostituito da un numero col quale venivano riconosciuti! Nel libro “Se questo è un Uomo” mi ha colpito soprattutto una frase “Accade facilmente, a chi ha perso tutto, di perdere se stesso!”. Ciò è vero! Anche se non ce ne rendiamo conto, noi, ciò che è di noi, dipende soprattutto dalle persone che ci circondano e da ciò che si possiede! E quando si perde tutto, è difficile ritrovarsi, sapere ancora chi si è realmente, e si inizia a pensare secondo quello che pensano gli altri: che si è una nullità, che la propria vita non valga assolutamente nulla, e che continuare così sarebbe solo una perdita di tempo! È forse questo quello che pensavano, anzi, che i tedeschi facevano pensare agli ebrei? Provate ad immaginarvi di essere in questi campi di morte, rasati, senza un nome, un’identità propria, senza niente che ti appartenga, nessuna compagnia, solo un vestito a strisce, una scodella e un vago ricordo dei vecchi tempi e delle persone a te care… Davvero ancora oggi non riesco ad immaginarmi come deve essere stato vivere quell’ orrore, la guerra, la deportazione, la morte! Credo che la cosa che più mi abbia colpito di tutto ciò sia la freddezza, l’indifferenza con cui sequestravano delle famiglie e dalle case tutti gli ebrei, senza contare il sesso, l’età, la classe sociale, i soldi… niente importava loro se non ammucchiare più persone possibili sui carri per condurle a morire nei campi di concentramento…
    È davvero così facile uccidere un uomo?
    Per alcuni si anche perché dopo milioni di morti con una violenza atroce,oggi in medio oriente gli israeliani fanno quello che fu fatto loro nella Shoah. Non si dice mai che nella striscia di Gaza avviene una seconda Shoah contro i palestinesi, uomini, donne e bambini vittime dei gruppi di elitè armati, e armi non convenzionali buttate dagli aerei.
    Ora scriverò una frase che mi ha colpito moltissimo: ‎
    Se dall’ interno dei Lager un messaggio avesse potuto trapelare agli uomini liberi, sarebbe stato questo: fate di non subire nelle vostre case ciò che a noi viene inflitto qui.
    -Primo Levi, Se questo è un uomo
    Questa frase è molto significativa, penso che il dolore imposto lì sia stato così grande che, noi essere umani che ci lamentiamo per ogni piccola cosa, non potremmo mai capire. Noi ci lamentiamo se qualcuno ci fa male, piangiamo se qualcuno ci offende e siamo ingrati alla vita perché noi abbiamo tutto ma non ci accontentiamo lo stesso di ciò che abbiamo, loro erano stati strappati alla vita solo perché avevano una religione diversa, provavano un dolore così....... non trovo nemmeno le parole per descrivere quanto era grande e non potevano lamentarsi, li mandavano a lavorare e se si rifiutavano li torturavano,orribile.
    ...non dimentichiamo....e adoperiamoci perchè non si dimentichi!!!
    ..rivolgiamo una preghiera in memoria di tutti gli innocenti...
    ....e pensare che cè ancora chi nega l'olocausto...!!!...
    C'è anche una poesia perfetta per questo tema:
    Tante, troppe cose l'uomo non deve dimenticare. Per non dimenticare la Shoà, per non dimenticare il fratello negro schiavizzato torturato martoriato, per non dimenticare la crudeltà dei cuori, per non dimenticare il pianto innocente di un bimbo fra braccia tenere inerti, per non dimenticare lo sguardo della sofferenza, per non dimenticare il vuoto dell'ignoranza l'arroganza delle serpi... Troppo l'uomo ha da ricordare: Per non riviverlo per non farlo rivivere per non ricreare l'Inferno né alimentarne le fiamme. Furore del delitto terrore della mente ubriacatura del potere miseria avvilente paura di Essere! Troppo l'uomo ha da disseppellire da riportare in vita da una morte ingiusta: La dignità il rispetto l'amore, la fierezza di essere Uomini.
    -Letizia
    Questa poesia è bellissima, secondo me esprime a piene parole il significato di ricordare tutto ciò che hanno passato le persone come noi, persone che non avevano fatto niente di male, erano solo diversi come religione, come colore di pelle ma respira, prova emozioni fa tutto ciò che facciamo noi perciò differenze non ce ne sono, anche lui è un essere umano, un uomo in carne e ossa, un uomo che soffre, che ama! Cosa che dovremmo imparare a fare anche noi, anche perché non tutti sanno amare, e credo che chi non sa amare dovrebbe imparare magari con un nostro aiuto, con l'affetto che forse gli scogliera quel cubo di giaccio che gli intrappola il cuore.
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